Subito dopo il covid, i vari governi che si sono susseguiti alla guida del nostro Paese hanno disposto tutta una serie di aiuti economici più o meno specifici destinati agli italiani, per incentivare la ripresa economica non solo delle famiglie, ma chiaramente dell’intera Italia. Si tratta ovviamente di una serie di garanzie a cui devono corrispondere delle prerogative precise e definite, che non sempre sono alla portata di tutti.
Per ultimo, prima della chiusura dell’anno in corso, è previsto un pagamento una tantum di un importo specifico, pari ai 200 euro, per i lavoratori dipendenti: si sommeranno allo stipendio e non saranno tassati, in modo tale che siano a disposizione totalmente del lavoratore. Ecco di cosa si tratta nello specifico e che uso se ne potrà fare.
Bonus dipendenti: chi ci rientra?
Quello dei bonus è un mondo ancora in continua evoluzione: ce ne sono alcuni che sono ormai strutturali, altri che invece vengono riaggiornati ogni anno, previsti dal Piano di Bilancio previsto e approvato ogni fine anno in vista di quello successivo direttamente dal Governo italiano in carica. Tra questi ultimi bonus troviamo quelli che spettano ai lavoratori, in particolare del Bonus di 200 euro che sta per diventare effettivo e annuale.
Si tratta di una misura, entrata in vigore nel 2024, che viene riconfermata, ma è previsto che a partire dal 2025 sia estesa a tutti gli effetti ad ogni futuro utilizzo. Praticamente questo bonus permette di ridurre il cuneo fiscale, in modo tale da avere un aumento netto in busta paga che corrisponde proprio ai 200 euro di cui si parla. Per poterne godere, con questa novità prevista per il 2025, non sarà necessario rinnovarla ogni anno.
A chi spetta?
Quello che dobbiamo considerare in quanto ai bonus è relativo alle categorie a cui spetta, perché non sempre sono tutti che rientrano nelle prerogative di riferimento, anzi fanno riferimento ad alcuni aspetti fondamentali che distinguono le categorie, in base anche alle competenze economiche e lavorative; ecco chi sono gli spettanti del Bonus 200 euro:
- lavoratori dipendenti: sia del settore privato che pubblico
- pensionati: compresi quelli di tutte le gestioni previdenziali
- altre categorie: come i precettori di NASpI e altre indennità di disoccupazione
- alcuni lavoratori autonomi, con determinati requisiti di reddito
I requisiti sono spesso molto specifici e particolari, per cui variano a seconda della categoria del beneficiario, ma in generale si richiede che non abbiano un reddito annuo superiore ai 35.000 euro nell’anno di imposta precedente. E per venire erogato, bisognava presentare domanda all’INPS, mentre dal 2025 questo non sarà più necessario.
Il Bonus 200 euro era già stato attivato in passato ma con modalità decisamente diverse da quelle di oggi. E’ necessario pertanto rimanere sempre aggiornati per capire come evolvono le cose e non rimanerne fuori qualora possano scadere i tempi di partecipazione; è utile rivolgersi a un CAF qualificato, ma si può comunque controllare direttamente sul sito dell’INPS.