I giochi gladiatori erano talmente diffusi e popolari che vennero regolamentati per permettere alle diverse palestre gladiatorie che si affrontavano nelle più svariate province, di contrapporre i loro atleti in base alle caratteristiche fisiche, al livello di abilità ed all'equipaggiamento indossato. Pertanto le classi gladiatorie vennero codificate. Ogni categoria di gladiatori aveva le proprie caratteristiche per quanto riguarda l'equipaggiamento che veniva diversificato per la necessità di spettacolarizzare i combattimenti, e i colpi permessi. Esistevano, infatti, diverse categorie che venivano associate alla provenienza del guerriero che combatteva utilizzando armi e tecniche del proprio popolo; in seguito le categorie furono assimilate e quindi proposte ai vari gladiatori che si specializzavano nell'uso di una particolare arma o tecnica. All'inizio si ipotizzava che nei munera l'utilizzo del gladio, derivasse dal popolo Sannita, in quanto, nelle famose guerre sannite, nel III sec. a.C., furono i primi ad utilizzare questa particolare arma in battaglia per l'efficacia nel corpo a corpo. In seguito, il gladio, fu associato sempre di più come arma da combattimento principale di un gladiatore, dal quale ne deriva il nome. L'associazione di un combattente ad una tipologia di gladiatore era deducibile anche dal tipo di fisico che si possedeva. Un gladiatore con caratteristiche fisiche possenti, era più indicato a combattere con un equipaggiamento pesante, mentre i gladiatori veloci nei movimenti erano più predisposti all'uso della sica (gladio ricurvo) sfruttando quindi i veloci affondi laterali. Chi invece era agile e resistente nella corsa si specializzava nel combattere contro il gladiatore che utilizzava rete e tridente e quindi penalizzato in questo caso dal possedere un arma lunga; il suo scopo era avvicinarsi il più possibile all'avversario per compensare il divario di lunghezza delle armi contrapposte e quindi rendergli difficile la maneggevolezza del tridente. Al contrario, quest'ultimo, doveva essere abile nell'utilizzo della rete, per trovare un appiglio nell'armatura dell'avversario, ed anche esperto e potente nel braccio che aveva il tridente, per fendere colpi mortali mantenendo l'arma in equilibrio. Ogni categoria di gladiatori aveva dei vantaggi e degli svantaggi. Cercando di rendere pari le possibilità di vittoria di ogni combattente, i romani dosavano questi vantaggi e questi svantaggi. I combattimenti più classici mettevano di fronte: •I Reziari contro i Secutores •I Traci contro i Mirmilloni
TIRONES I Tirones erano la classe dei principianti che si sarebbero dovuti specializzare nel combattimento di una classe gladiatoria per poi esordire di fronte al pubblico e diventare così gladiatori a tutti gli effetti. All'inizio della sua carriera il gladiatore utilizzava durante l'addestramento un bastone di legno, chiamato Rudis per evitare di ferirsi in allenamento. Questo perchÚ l'acquisto, il mantenimento o l'ingaggio di un gladiatore erano molto costosi.
MIRMILLONE (MYRMILLO - FIGURA 1) Il Mirmillone era armato pesantemente e non disponeva pertanto di agilità , ma basava la sua tecnica su forza e potenza. L'armatura pesante lo rendeva meno vulnerabile agli attacchi avversari, ma ne limitava le capacità respiratorie e di resistenza. Il suo armamento consisteva in un elmo a visiera con cresta angolare su cui venivano applicate piume o crini di cavallo, un grande scudo rettangolare utilizzato per la difesa molto simile a quello utilizzato dai legionari, con una manica sul braccio armato di gladio con lama di circa 40 centimetri. Gli avversari tipici del Mirmillone erano il Trace, l'Oplomaco o un altro Mirmillone.
OPLOMACO (HOPLOMACUS - FIGURA 2) Molto simile al Mirmillone, l'Oplomaco Ú un'altra tipica categoria gladiatoria, il cui nome prende origine dal greco "oplon", che significa grande scudo. Altre volte vengono paragonati ai Traces e per la difesa si servivano di una parmula (piccolo scudo rotondo), una manica al braccio armato e una coppia di cnemides per proteggere le gambe. Indossavano inoltre un elmo imponente ornato di piume e munito di un orlo ribattuto; l'arma di offesa era il gladio con lama più corta rispetto al gladio in dotazione ai legionari e a volte anche la lancia. I suoi avversari tipici erano il trace ed il mirmillone.
PROVOCATOR (FIGURA 3) Il Provocator di solito combatteva contro un altro provocator, ma Ú probabile che abbia combattuto anche contro altre categorie. Lo scudo, utilizzato anche come arma d'offesa, era di forma rettangolare o mistilineo, cioÚ con parti dritte e parti curve, di medio-grandi dimensioni. L'arma d'attacco era una lama di media o corta lunghezza simile al pugnale o daga, tuttavia spesso utilizzava il pugio. Inoltre indossava un elmo, una manica a protezione del braccio che impugnava il pugio, uno schiniere alto sulla gamba sinistra ed un cardiophilax per proteggere il torace. Il combattimento tra due provocatores ricorda sotto molti aspetti un moderno combattimento pugilistico dove gli attacchi venivano portati rapidamente in affondo e dove lo scudo veniva utilizzato a ghigliottina.
REZIARIO (RETIARIUS - FIGURA 5) Introdotto nel periodo imperiale, questo tipo di gladiatore si ispirava al dio Tritone. La sua armatura prevedeva: una rete (iaculum) di circa tre metri di diametro, un tridente (tridens o fuscina); un pugio; una placca metallica (galerus) posta sulla spalla sinistra a protezione della gola; una manica sul braccio sinistro, che non stava a significare che i Retiarius fossero mancini ma che la mano destra doveva restare libera nei movimenti per far volteggiare la rete.Sul braccio sinistro del Reziario, quindi, era posta la manica e terminale di offesa risultava essere il tridente, che non incontra alcuna limitazione nei movimenti di affondo. Il Retiarius era inoltre privo di elmo ed alcuni avevano delle frange alle ginocchia per abbellimento. Nell'aspetto assomigliava ad un pescatore e la sua tecnica di combattimento era basata sul lancio della rete per imbrigliare il suo avversario, che di solito era il Secutor detto anche Controreziarius o i Mirmillones, entrambi armati pesantemente. Erano coinvolti in giochi come il pons (ponte), nel quale un solo Reziario, posto su una piattaforma sopraelevata, doveva affrontare gli attacchi di due avversari contemporaneamente. Nel caso che il tentativo con la rete non andasse a buon fine, il Reziario proseguiva il combattimento con il tridente. Il vantaggio derivava dalla maggiore mobilità , vista l'assenza di ogni altra armatura pesante e dello scudo, ma gli svantaggi erano costituiti da non avere alcuna difesa ad eccezione appunto del tridente con il quale cercava di tenere l'avversario a distanza e della rete, che permetteva di ferire, intrappolare l'avversario o strappargli via le armi.
SECUTOR (FIGURA 6) Il gladiatore Secutor (Insecutore) rappresenta un'evoluzione del Mirmillone concepito per fronteggiare l'avversario tipico ovvero il Reziario. Il suo abbigliamento deriva probabilmente da quello del Sannita. I Secutores erano armati di scudo grande rettangolare (scutum), da uno schiniere (ocrea) sulla gamba dalla parte in cui teneva lo scudo, da una manica al braccio armato (a volte squamata) e dal gladio, come i Mirmilloni, ma si differenziavano da essi per l'elmo arrotondato ovoidale, privo di cimiero finalizzato al non offrire alcun appiglio alla rete dell'avversario. Inoltre aveva solo due forellini per la visibilità .Il suo obiettivo era di evitare la rete dell'avversario, avvicinarsi al Reziario, e proteggendosi con l'armamento decisamente più pesante attaccare con il gladio.
altre categorie gladiatorie erano: Essedari che combattevano su carri (esseda), Sagittarii che usavano arco e frecce, Equites che, armati di lancia, combattevano a cavallo, Dimachaerii che combattevano con due spade o pugi, Velites armati di giavellotto, Laquearii armati di lazo (laqueus) con il quale cercavano di strangolare l'avversario. Di altre si conoscono solo i nomi. Mentre per le donne Gladiatrici le fonti letterarie antiche segnalano la loro presenza con Nerone, ma non esistono molte testimonianze archeologiche. Le coppie nell'arena erano determinate in base al tipo di armamentario che ogni categoria aveva, le armi di offesa e di difesa dovevano bilanciarsi con quelle dell'avversario. Una categoria a parte era formata dai Venatores che si cimentavano contro le belve (venationes) e questi di solito avevano solo una tunica e armi di offesa. Non tutte le classi gladiatorie sono esistite contemporaneamente, alcune scomparvero già in età repubblicana come i Samnites (in quanto i romani proclamarono contro quel popolo la "damnatio memoria", ovvero lo smantellamento delle forme della loro civiltà e quindi della verità storica), altre si modificarono come i Galli poi Murmillones, altre ancora come i Thracis giunsero immutate sino all'età imperiale.
MIRMILLONE (MYRMILLO) - FIGURA 1
OPLOMACO (HOPLOMACUS) - FIGURA 2
X CLOSEkeyboard_arrow_leftkeyboard_arrow_rightOPLOMACO (HOPLOMACUS) - FIGURA 2
PROVOCATOR - FIGURA 3
X CLOSEkeyboard_arrow_leftkeyboard_arrow_rightPROVOCATOR - FIGURA 3
TRACE (THRAEX) - FIGURA 4
X CLOSEkeyboard_arrow_leftkeyboard_arrow_rightTRACE (THRAEX) - FIGURA 4
REZIARIO (RETIARIUS) - FIGURA 5
X CLOSEkeyboard_arrow_leftkeyboard_arrow_rightREZIARIO (RETIARIUS) - FIGURA 5
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